Il suo nome scientifico è Rhus coriaria e appartiene alla famiglia delle Anacardiaceae, quella del più conosciuto pistacchio. E’ alto circa 3 metri, ha foglie composte e infiorescenza a pannocchia. La sua origine è la fascia compresa tra l’Europa meridionale e l’Iran, l’antica Persia dove il suo uso è plurimillenario.
I suoi frutti sono tossici se ingeriti freschi, ma le popolazioni mediorientali sanno da millenni che vanno raccolti poco prima della maturazione e lasciati essiccare affinché perdano la loro tossicità e possano essere trasformati nella polvere rossa, pregiata e vagamente profumata di limone che viene cosparsa sui cibi e che entra nella miscela più tipica e “identitaria” della Palestina, accompagnando il timo, che ne è la base, e il sesamo che ne è l’altra componente di rispetto.
Non è molto diffusa in Italia, anche se all’inizio del novecento veniva coltivata in Sicilia, dove era chiamata scottano e le sue bacche erano rivendute all’industria conciaria per tingere di rosso i tessuti e le pelli.
Molto interessanti sono le sue proprietà antiossidanti. Il sommacco infatti è uno degli alimenti con il più alto potere antiossidante al mondo. Il sommacco, dal punto di vista delle proprietà antiossidanti, è ben 73 volte più potente della mela. Inoltre, questa spezia è un vero toccasana per l’apparato gastrointestinale, per abbassare la febbre e per combattere le infiammazioni.
L’uso del sommacco in cucina
Possiamo dire che negli ultimi anni questa spezia si sta facendo apprezzare molto nella cucina Occidente.
Il sommacco, infatti è anche noto per insaporire i piatti grazie al suo gusto agrodolce. Viene utilizzato spesso nella cucinaturca, libanese e persiana per condire insalate, yogurt, verdure e il riso.
Oltre a questi utilizzi, ha moltissime proprietà benefiche che la rendono una spezia super potente.
Proprietà del sommacco
La proprietà principale del sommacco è quella antiossidante, essenziale per abbattere i radicali liberi. Il sommacco è uno degli alimenti col più alto potere antiossidante al mondo. Grazie a questa proprietà il succo di sommacco può essere utile a ridurre le infiammazioni dei tessuti muscolari;
grazie alle sostanze presenti nei frutti e nelle foglie si possono ottenere delle proprietàantibatteriche, antipiretiche, antifungine, diuretiche e antinfiammatorie;
l’estratto del frutto può avere il potere di abbassare notevolmente l’indiceglicemico ed un coadiuvante nella prevenzione della resistenza all’insulina riducendone i livelli nel sangue;
un ulteriore beneficio del sommacco è che può risultare utile a proteggere il sistemacardiovascolare, purificando il sangue dalle tossine;
uno studio svolto in Iran ha dimostrato che può essere utile ad abbassare il colesterolo e i trigliceridi.
Interferisce con alcune proteine responsabili dell’osteoporosi.
si è scoperto che questa spezia può avere evidenze anticancerogene, anche se per il momento questa proprietà è stata studiata solo in laboratorio. Si è visto che il suo utilizzo può essere utile a contrastare in modo significativo lo sviluppo di neoplasie al colon retto, ma anche al pancreas, al seno, alle ovaie e al sangue, come la leucemia. La resina presente nell’arbusto può inibire la formazione dei vasi sanguigni che nutrono i tumori.
Attenzione alle dosi
Il sommacco appartiene alla famiglia degli anacardi e del mango e quindi non può essere assunto da chi è allergico a questi alimenti.
I suoi frutti non possono essere consumati freschi e crudi perché risulterebbero velenosi.
la nordamericana Rhus aromatica
la mediorientale Rhus coriaria, conosciuta come sommacco siciliano.
In totale ne esistono più di 200 specie e alcune di queste piante sono velenose.
Questa spezia, se consumata quotidianamente, potrebbe portare ad una perdita eccessiva di peso, perché blocca parzialmente l’assorbimento di grassi a livello dell’intestino tenue.
La quercetina presente nella pianta può portare problemi se consumata in gravidanza, quindi ne è sconsigliato l’uso.
Inoltre, come ogni alimento, se ne viene assunto troppo, potrebbe portare a intossicazioni, delirio, danni al sistema renale.
Insomma, la spezia degli egizi può essere considerata miracolosa se usata nella maniera corretta, anche se da noi purtroppo è ancora poco conosciuta ed utilizzata: scommetto che magari nemmeno la conoscevi o non ne conoscevi le proprietà, vero.
Conclusione
La Rhus coriaria, come vi abbiamo già spiegato, è l’unica specie di Rhus che può essere impiegata come alimento, adottando alcuni accorgimenti perché i frutti di tutte le varietà di Rhus sono infatti tossici quando vengono consumati freschi.
Per evitare questo problema, i frutti della Rhus coriaria o sommacco siciliano vengono raccolti poco prima della maturazione e lasciati essiccare affinché perdano completamente la loro tossicità.
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